MORTADELLA FAVOLA
FAVOLA È LA NOSTRA STORIA

Un secolo di esperienza nel mondo dei salumi, l’amore per la qualità e qualche buona idea hanno portato alla nascita di Favola, un prodotto che ha scritto una pagina nella storia della salumeria italiana.

UNA STORIA DIVENTATA FAVOLA

Palmieri: una storia di passione e alta qualità

C’era una volta una piccola bottega nel centro di Modena dove le carni più genuine venivano lavorate con cura da nonno Emilio per diventare salumi artigianali di qualità; era il 1919 e quella passione per le cose buone è rimasta immutata per tre generazioni nella famiglia Palmieri.

L’arte di fare salumi si è tramandata al figlio Carlo, che giovanissimo decise di fare nel salumificio degli zii l’esperienza che mise a frutto nel 1961 quando realizzò il suo sogno: aprire un’attività in proprio, trasferendosi nella Bassa Modenese ed avviando una produzione ancora artigianale di mortadelle, salami, ciccioli, pancette, coppe, utilizzando le carni dei suini che allevava e macellava.

Oggi lo chiamano controllo di filiera, ma per Carlo era il desiderio di creare un prodotto unico e genuino, a partire dalla qualità della materia prima.

Fu solo all’inizio degli anni ’90 che il salumificio si specializzò nella produzione di un unico salume, tipico della nostra tradizione e che da sempre appassionava Carlo: la mortadella. Nel corso dei medesimi anni fu affiancata alla produzione della mortadella anche quella di altri due prodotti tipici della tradizione emiliana: il Cotechino e lo Zampone.

L’idea di Mortadella Favola nasceva dalla volontà di differenziarsi dagli altri produttori offrendo un prodotto unico nel suo genere.

Carlo interrogandosi sul come inventare qualcosa di nuovo ebbe un’idea che per quanto semplice risultò estremamente efficace: applicare alla mortadella le conoscenze acquisite dalla produzione dello zampone e del cotechino. L’impasto dei due precotti è infatti analogo, e subisce lo stesso processo di lavorazione, tuttavia sono prodotti con sapore, consistenza e colore diversi; la differenza principale dei due risulta proprio essere l’involucro esterno in cui vengono insaccati e cotti: per il cotechino si utilizza il budello naturale mentre per lo zampone la cotenna del maiale.

La cotenna è un involucro traspirante ed estremamente naturale, inoltre è un prodotto tecnicamente cangiante che permette all’impasto dello zampone una colorazione più accesa, un profumo più intenso e lo rende più magro e asciutto. Su questa teoria si decise quindi di provare a fare due mortadelle differenti e confrontarle, una insaccata nel budello come vuole la tradizione e una insaccata nella cotenna.

Fin dal primo tentativo la mortadella cotta nella cotenna risultava essere più profumata, più lucente e con un sapore più delicato e leggero, e fu proprio allora che, in seguito all’esclamazione “Questa mortadella è una Favola!” nacque il nome che ancora oggi accompagna questo prodotto speciale.

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